martedì 5 giugno 2007

Post ChiavicA (con la A)

In fondo sono qui per lavoro, giusto? Non vorrei che poi la gente vada a pensare che qui le universitá ti paghino il viaggio e il soggiorno cosí tanto per farti divertire. Quello lo fanno SOLO per le conferenze. Ma questa é un'altra storia.

Dicevo si presume che il massimo delle mie ambizioni qui non debba risolvere il mistero della vicina (che pure mi impegna alquanto... piuttosto, nessuna nuova) quanto conoscere i ricercatori dell'istituto di telecomunicazioni teoriche (un nome tutto un programma) della Leibniz Universität Hannover. Il che vuol dire tutto e vuol dire niente.

Che gli obbiettivi del viaggio fossero alquanto fumosi me ne ero giá reso conto prima di partire, resta il fatto che ora le cose non siano poi tanto piú chiare. Questi primi due giorni da ospite li sto passando come uno zingaro girando di ufficio in ufficio e sorbendomi le presentazioni dei miei colleghi. Detto cosí non suona certo come qualcosa di gratificante, lo so. Fortunatamente ho beccato solo una chiavicA (con la A) che si capiva non avere la minima voglia di dedicare il suo prezioso tempo con me. Mi accoglie parlando in inglese e, quando gli faccio notare che poteva anche parlare in tedesco, mi risponde "ma sai questa presentazione ce l'ho giá pronta in inglese". Capisco, ti chiedevo solo di usare la tua lingua madre, pirla. Gli altri sono dei chiavicI (con la I).

Mi rendo conto che questa gente é il top, e alcuni di questi poco fanno per nasconderlo. Ne hanno tutto il diritto comunque, probabilmente se avessi studiato con i migliori al mondo e ora mi trovassi in uno dei migliori gruppi al mondo, dicevo probabilmente, tratterei un pezzente come me un pó dall'alto in basso.

Finalmente posso discutere con un pó di gente senza che io debba dire "non ho la piú pallida idea di cosa tu stia parlando" e tantomeno loro dirmi "non ho la piú pallida idea di cosa tu stia parlando". Voglio essere sincero, ogni tanto anche quando parlano questi vorrei dirgli che non sto capendo NULLA di quello che dicono. Daltronde sono e resto un proletario della ricerca!

Concludo questo post pallosissimo, mi auguro che sia il primo e l'ultimo di questa serie, ma per il piccolo diario che sto cercando di tenere era un (pallosissimo) dettaglio necessario!

3 commenti:

Unknown ha detto...

Zuppa ti lovvo ^________^

Zeppe ha detto...

E` un must che quando si va ospiti in altre uni si venga subissati di presentazioni tenute dai disperati che non sono riusciti a nascondersi in tempo quando qualcuno con un ruolo vagamente di supervisione ha urlato alla cieca "ospite!! presentazione!!". La cosa figa e` che dopo un po` ci si abitua alla sensazione di non capire un cazzo della scienza che il "presentatore" ci sta amorevolmente surrogando e si impara a mantenere quella flemma che il ricercatore medio bolla come "la virtu` di saper partecipare ad una discussione scientifica consepevoli dei propri ed altrui limiti".

sonostronza ha detto...

e un maglioncino si concretizza piano piano