martedì 12 giugno 2007

Chiudete le valige amici, si va a Berlino...

...tranquillo Beppe ho preso tutto. Che poi son sicuro che a te le valige le faceva Caressa, quindi inutile che tu faccia tanto lo spiritoso.

Dicevo, si va nella capitale. Ció che non ero riuscito a fare in un anno passato in Germania lo faccio stavolta. E' un pó come il compleanno, é brutto quando torni dire che non sei stato a Berlino e non voglio deludere i miei piccoli fans.

Mi imbarco (contenti adesso?) dunque a bordo del treno superveloce tedesco ICE (da leggersi "ITZE' ") con posto (come da programma) in prossimitá di pampino pestifero. Alla prima stazione (Wolfsburg, la cittá della Volkswagen) fortunatamente il pampino con papá incorporato mi abbandona, ne approfitto per appropriarmi del loro posto con vista fabbrica VW. Come da programma il tempo di cambiare posto che mi trovo attorniato da madre con quattro pampini incorporati. Pochi secondi dopo rimpiango giá il pampino pestifero di prima, che al confronto era il piccolo lord. Ora ragionate un attimo, c'é qualcosa che non mi torna: i bambini occupano un posto (quando va bene), fanno piú chiasso, sporcano di piú e, diciamo le cose come stanno, spesso e volentieri non controllano l'aerofagia. Qualcuno é in grado di spiegarmi come mai paghino la META' di quel che pago io?

In ogni caso, reprimento a stento istinti infanticidi raggiungo finalmente la stazione Berlin Hauptbahnhof (ormai avete capito come si pronuncia). E' dunque d'uopo acquistare la Schaulust card che permette l'ingresso gratuito a 70 musei cittadini. Ovviamente mi spaccio per studente mostrando il libretto (che ho dimenticato di rinnovare) e la acquisto per 7,50€. Esco dall'info point con la coscienza pulita quanto un pluriomicida.

Prima tappa del viaggio é lo Zoo di berlino. Per un paio di buoni motivi. Il primo é che lo Zoo di berlino si paga, quindi é meglio togliersi il dente subito. Il secondo é che sono venuto a berlino esclusivamente per vedere knut, e lo voglio vedere subito.

Alla stazione dello Zoo di Berlino ho provato senza successo a ricostruire gli ambienti del libro "Noi, ragazzi dello Zoo di Berlino", che consiglio a tutti quelli che sono giú di morale e hanno voglia di svagarsi un pó. Ora in teoria dalla stazione "Zoologischer Garten" uno si immagina di non aver bisogno del GPS per trovare lo Zoo. E se ci sono i cartelli turistici uno non si puó sbagliare. UNO, non io. E infatti finisco a visitare la chiesa in foto.

Alla fine ce la faccio, mi rispaccio per studente e sono finalmente nello Zoo di Berlino. Andare allo Zoo con poco tempo a disposizione mi ha ricordato tanto andare all'IKEA con poco tempo a disposizione. Cammini veloce, guardi le cose che hai visto nel catalogo e sai giá che alla fine non ti comprerai nulla. Con due piccole differenze. All'IKEA in genere non respiri polveri sottili di sterco e allo Zoo di Berlino non ho visto sedie Poyan esposte.

Insomma gli animali sono tanti e, ripeto, con poco tempo a disposizione uno finisce per girare e dire "toh, un cammello" oppure "ecco l'orangotango" manco si trattasse del cane Tinkerbell o di uno stercorario. Dulcis in fundo voglio vedere l'orsetto knut, motivo principe della mia visita. Ció che non avevo calcolato é che l'orsetto knut non lo voglio vedere solo io, ma anche qualche centinaio di altre persone, ad occhio e croce 30 minuti di attesa. Tantomeno avevo calcolato che la temperatura é sopra i 30 gradi, e lí potevo consolarmi pensando che l'orsetto knut sicuramente sentiva piú caldo di me. Ma a differenza mia l'orsetto knut non aveva lo zainetto anti-traspirante in spalla e soprattutto non era circondato da una mandria di fastidiosi animali, ossia centinaia di bambini pestiferi eccitati manco avessero bevuto 20 litri di aranciata San Pellegrino.

Il top lo si raggiunge quando un amorevole papá (2 metri per 150 chili circa) posto accanto a me decide di prendere in spalla la figlioletta, la quale grida immediatamente "LO VEDO LO VEDO!". Le altre bestie in libertá vengono ancora piú vicine all'oracolo gridando "COM'E' COM'E'". E l'oracolo sentenzia: "bianco". Il sole cocente e il senso di idiozia di perdere 35 minuti in fila per vedere da lontano un orsetto polare quando a 10 metri di distanza ce ne sono 4 adulti che nessuno si fila di striscio, mi stavano per spingere a complimentarmi con i genitori per aver prodotto una figlia sorgente di entropia nulla, quasi quanto quel mio saggio amico che dormiva d'inverno senza coperte per non aumentare ulteriormente l'entropia dell'universo. L'avanzare della fila mi fa desistere.

Finalmente ho accesso al recinto da cui osservare il tenero orsetto. Tenero d'accordo, ma dopo 3 minuti di tenero orsetto una parte di te dice "ok, visto si puó andare", l'altra ti dice "ho resistito 35 minuti al sole, adesso restiamo qui fin quando non chiude lo Zoo".

Dopo circa 20 minuti di morbide evoluzioni del pacioccoso quadrupede decido di averne abbastanza di Knut, sole, caldo, bambini e odore di sterco (che in genere vanno di pari passo). Si va alla ricerca dell'albergo, ovviamente i 3,5 kilometri me li faccio a piedi per vedere la kurfüsterdamm strada dello shopping.

Quello che ho odiato della mattina: i bambini pestiferi.

Ho fame, ceno. Alla prossima puntata.

4 commenti:

Zeppe ha detto...

Scritto cosi` sembra quasi che io sia disturbato... e poi non capisco perche' l'opinone pubblica non sia sensibilizzata sul tema dell'aumento dell'entropia.

peneku ha detto...

oh Dio, Zeppe, sei tu il pazzo ke nn dorme con le coperte d'inverno?
Nn ti preoccupare, compenso io ke dormo in genere con 3 coperte e il maglione sotto il pigiama di pile!!

peneku ha detto...

cmq ve lo dico io il vero motivo x cui Luca si è fattto 3,5 km a piedi a fine di una giornata estenuante...X NN PAGARE IL BIGLIETTO DEL BUS!!
xdonami cicci, ma sei trooooppo tanallo! :p

geko ha detto...

Zuppa!!!
Ecco cosa fai invece di rispondere ad msn...