venerdì 15 giugno 2007

Il cielo é azzurro sopra berlino...

...ci hai preso un'altra volta, Marco Civoli. Daccordo, con Sandro Mazzola accanto riesci anche ad azzeccare le previsioni del tempo a 11 mesi esatti di distanza. Io accanto ho Ri, e le previsioni ancora non mi riescono troppo bene.

Cercheró dunque di terminare il racconto infinito della mia due giorni berlinese. Dopo una LAUTA (uff) colazione, parto per visitare il resto di Berlino. Prima tappa la sinagoga ebraica, che venne incendiata durante la notte dei Cristalli e ricostruita sfarzosamente. Notare che ogni edificio ebraico a Berlino é pattugliato da poliziotti. L'ingresso alla sinagoga si paga quindi decido di "tornarci piú tardi". Mi avvio dunque verso il "Pergamon Museum", compreso nella "Schau-Lust" card, quindi posso "entrarci subito".



Il Pergamon Museum é uno dei musei piú "visitabili" in cui sia mai stato (potevate risparmiarvi il commento). Prima di tutto ti danno compresa nel prezzo una bella audioguida in italiano, il che vale da solo il biglietto (che non ho pagato). Il museo contiene all'interno la ricostruzione del "fu" tempio di pergamo, e non solo. La prima stanza contiene i fregi che ornavano le pareti del tempio di pergamo. In questi sono rappresentati gli scontri tra gli Dei e i Giganti. Ovviamente non avrei neppure immaginato che fossero Dei e Giganti, né quali fossero i Dei e quali i Giganti se non fosse stato per la fantastica audioguida compresa nel biglietto (che, ribadisco, non ho pagato). Dopo avermi guidato lungo le rovine del tempio di pergamo, la audioguida (ho giá detto che era compresa nel prezzo del biglietto che non ho pagato?) mi conduce alla ricostruzione della cittá di Babilonia al tempo di Nabuccodonosor II. Grazie all'audioguida (che...) vengo a scoprire aspetti interessanti: quei muri laccati non solo sono belli, ma hanno un valore particolare perché a Babilonia non si trovavano le materie prime per costruirli. A seguire un ala del museo era dedicata all'arte islamica (lo so mamma non sarei dovuto neppure entrarci, ma ti assicuro che sono stato attento), romana e greca.


Intendiamoci quando si va veloci tutti i musei sono uguali, al solito vasi, urne e busti di Pericle sparsi qua e la. Quindi evito dettagliate descrizioni del museo "Bode", dove al solito c'erano vasi, urne e busti di Pericle ma questa volta generalmente di legno. Successivamente passo alla galleria nazionale, dove é esposta una mostra dal titolo "I migliori francesi vengono da New York". Non so perché ma questa frase accattivante mi spinge ad entrare. Forse, ribadisco forse, il fatto che l'ingresso fosse compreso nella carta ha avuto un certo tipo di influsso nella scelta. La mostra comprende quadri di tutti i tipi, dalle carte di Berlino alla sezione dedicata agli impressionisti, veramente bella. La audio guida, anche qui compresa nel prezzo, aiutava solo per un certo numero di opere. Resta il fatto che l'interpretazione della audioguida é quella di un esperto, e quindi ha un valore molto maggiore della mia. Ma la domanda é: sará comunque quella giusta?







Con questo amletico dilemma mi muovo alla volta del Duomo di Berlino. Una volta scoperto che non é incluso nella schau-lust card, decido di passarci piú tardi, quando sto andando a vedere la sinagoga. Raggiungo in compenso Alexanderplatz, dove fa bella mostra di se la torre della TV. Seguono in ordine sparso il duomo dei tedeschi, che uno si immagina dal nome essere una chiesa e poi scopre essere... in realtá scopre poco nulla, perché da fuori continua a sembrare una chiesa e da dentro un museo del parlamento tedesco. Roba da far addormentare solo a leggere.




Da lí visito il museo delle comunicazioni, che prometteva bene ed effettivamente malaccio non era. Certo vedere le cabine telefoniche, i telefoni di quando ero piccolo e i primi cellulari come oggetti da museo fa un pó impressione. Intendo dire, comincio a diventare vecchio? Qualche bimbo vedendo il telefono con la rotella domanderá al padre "e quello come funzionava?".





Dubbioso raggiungo la "topografia del terrore", vale a dire una sorta di mostra allestita su una parte rimanente del muro di berlino dove poter rivivere la storia degli anni bui tedeschi, dalla salita al potere di Hitler al giorno prima della caduta del muro.




I piedi cominciano a parlarmi, e non mi stanno chiedendo di fare una passeggiata. Decido dunque di chiudere la mia permanenza berlinese, non senza aver prima visitato il Reichstag, il parlamento, con annessa cupola. L'ingresso é gratuito, e questo é il bello. Il brutto é la comitiva di italiani che, nell'ascensore che porta al tetto, fanno BATTUTONE del tipo "AO CHE SO LE DOCCE QUESTE? MA CHE STA PER USCI ER GAS?". I commenti sono superflui. La vista é interessante, purtroppo la temperatura dentro la cupola é sui 750° Celsius con un tasso di umiditá che definirei "BESCHTIALE". Arrivato a questo punto ne ho proprio abbastanza, riesco giusto a vedere la statua della vittoria poi preferisco aspettare 2 ore il treno in stazione piuttosto che rischiare il collasso dentro la stazione dello Zoo di Berlino, come i ragazzi dell'omonima stazione.

Si torna ad Hannofa. Che dire. Berlino mi é piaciuta. Un viaggio istruttivo, che mi ha dato da riflettere.

Dai lo so che questo post era pallosissimo, ma se volete farvi due risate guardatevi il telegiornale. Ma tranquilli domani potrete giá aprire il blog gridando "ZUPPA, FACCI SOGNARE!".

2 commenti:

Zeppe ha detto...

Facci sognare!! Mi aspettavo almeno un commento sul museo di Bode, qualcosa a meno 20 decibel per decade.. Comunque, mi fa piacere che ormai tu veda statue di Peericle un po` ovunque, credo che la sua popolarita` stia vivendo una seconda giovinezza. Un peccato che non sia riuscito a vedere la sinagoga, ma d'altronde siamo in regime di democrazia quindi dato che i piedi erano per il no e contestualmente anche il portafogli si e` voluto schierare, scommetto che ti sei trovato in imbarazzante minoranza :)

geko ha detto...

Ah, Zuppè. hai tralasciato le cose migliori, ovvero i Berlinesi... La cosa + bella del viaggiare sono le diversità, io adoro perdemi nelle diversità dei popoli.
Ovviamente tu essendo stato in germania per erasmus non potevi notarle, perchè non erano + diversità per te :)
Cmq, adoro il tuo blog zuppè, anche se c'è quel zeppe che ci scrive che non lo sopporto propio... ma chi è????